Da oltre un anno si viaggia a corsie ridotte ma nessun intervento è stato effettuato
TERAMO – “Io e il collega Pierpaolo Pietrucci siamo pronti anche ad incatenarci per evitare che il traforo del Gran Sasso chiuda”: è quanto dichiara il consigliere regionale Sandro Mariani che raccoglie l’invito dell’altro consigliere regionale a fare chiarezza sul delicato dossier del Gran Sasso.
“La messa in sicurezza del traforo del Gran Sasso e delle falde acquifere sono questioni collegate e molto importanti, ma bisogna scongiurare ad ogni costo la chiusura dell’importante collegamento tra Teramo e L’Aquila per evitare ulteriori e gravissimi danni all’economia regionale”. Il capogruppo di Abruzzo In Comune è d’accordo con l’aquilano Pietrucci: ”Serve un’iniziativa forte e congiunta dei due territori, anche la regione faccia sentire la sua voce in questa vicenda, finora non l’abbiamo percepita. Vogliamo ascoltare i vertici di Strada dei Parchi e il Commissario in Seconda Commissione – aggiunge Mariani – e se sarà necessario interesseremo direttamente il Consiglio regionale anche con una seduta straordinaria su questo problema che non riguarda solo gli aquilani o i teramani, ma l’intero Abruzzo.
“E’ inoltre intollerabile – conclude Mariani – che da oltre un anno gli automobilisti debbano transitare nel traforo con enormi disagi per le restrizioni che impongono di viaggiare su una sola corsia e a sessanta chilometri orari, senza che sia accaduto nulla per la messa in sicurezza. Vogliamo certezza sui lavori e sicurezza sull’acquifero, a pagare il conto non possono essere sempre i cittadini. Siamo pronti ad azioni eclatanti”.